Territorio

territorio brindisiLa superficie comunale è di 328,3 km² per circa 100.000 abitanti.
A 15 m sul livello del mare, Brindisi è una città dall’aspetto moderno, situata al fondo di una larga insenatura, su una penisoletta che divide i due bracci di mare denominati Seno di Levante e Seno di Ponente. Essa costituisce un ottimo porto naturale protetto da piccole isole e comunicante col mare esterno tramite il canale Pigonati. E’ dotata di un aeroporto internazionale, di un idroscalo e di un collegio navale.
La provincia, costituita nel 1927 con territori appartenenti alle province di Bari e di Lecce, confina con le province di Bari, Lecce e Taranto.
Il terreno è in prevalenza piatto, mentre è occupato dai rilievi delle Murge a nord.
La costa si presenta bassa, sabbiosa e generalmente rettilinea: solo poco lontano dal confine leccese si sporge verso il mare con i tre promontori di Punta Penne, Capo Bianco e Capo di Torre Cavallo.
Non si può parlare di una rete idrografica della provincia di Brindisi, mancando questa, come gran parte della regione pugliese, di corsi d’acqua perennemente attivi.
L’industria, sotto la spinta di iniziative pubbliche e private, ha assunto il ruolo principale nel processo di sviluppo della provincia: poco fuori Brindisi sorge il complesso petrolchimico della Montecatini che, al momento del massimo sviluppo (anni ’60), dette lavoro a più di 8.000 operai.
Purtroppo oggi, non essendosi realizzata l’auspicata nascita di piccole aziende trasformatrici dei prodotti dello stabilimento chimico, il processo di industrializzazione ha subito un rallentamento, tanto che oggi la Montecatini dà lavoro a poco più di mille operai.
Nella zona di Cerano sarebbe dovuta sorgere una centrale nucleare, ma le lotte degli ambientalisti (e non solo) hanno spinto ad optare per una centrale a carbone. Purtroppo anche questa soluzione non si è rivelata vincente, perché occorre tener conto dell’impatto ambientale: la centrale, infatti, ha conosciuto vari episodi di fuoriuscita di combustibile in mare e di principi di incendio.
Allo stato attuale l’economia della città si basa soprattutto sul terziario, sull’agricoltura intensiva (pomodori, carciofi e cocomeri), sulla produzione di vino e olio e sul turismo di transito grazie al porto.
Il patrimonio zootecnico mostra una riduzione costante dei capi di bestiame; una discreta importanza riveste la pesca.
Una certa importanza riveste il patrimonio naturalistico della costa con Torre Guaceto, dal 1981 oasi di protezione di importanza internazionale. Di recente il Ministero dell’Ambiente e quello della Marina Mercantile ne hanno dichiarato l’istituzione a Riserva naturale marina.